mercoledì 10 febbraio 2010

Eluana, un anno dopo



Ieri, martedì 9 febbraio 2010, un centinaio di militanti cattolici hanno commemorato, sotto il parlamento italiano e sotto una pioggia battente, il primo anniversario dell'assassinio di Eluana Englaro. Un centinaio, si, nonostante Roma fosse ricoperta di manifesti della manifestazione e nonostante un quotidiano nazionale, "Libero", ne avesse dato notizia sulle pagine della cronaca di Roma. In merito a chi ieri ha disertato la manifestazione per Eluana viene in mente quanto Raimondo Manzini scriveva nel suo libro "Il ferro e l’olivo” (Carroccio, Milano, 1936) a proposito di quei cattolici che l'autore stesso definiva “minimalisti”, che cioè “si accontentano del minimo di virtù per fare il minimo sforzo. (…) Questi cattolici non solo sono pericolanti, ma (…) ingenerosi. Mentre la Chiesa si batte come in una suprema battaglia, questi devoti non sono figli, questi soldati sono disertori. (…) La Chiesa sembra serrare le sue file, mentre chiede la cooperazione di tutti i suoi figli”.

Nonostante tutto e tutti, Viva Cristo Re, Viva Eluana!